La storia, l’arte, la cultura illustrata con i murales. A San Giorgio a Cremano una nuova opera per Massimo Troisi

La vita civile e sociale di luoghi simbolo delle nostre città, dalle periferie degradate ai salotti nel pieno centro storico, vengono raccontate su pareti sottratte all’oblio e rese vive dai tratti e dai colori degli artisti che spesso – con grande superficialità – definiamo di strada e tante volte perseguitiamo.

Ora, nell’area metropolitana, a San Giorgio a Cremano, ci si prepara ad accogliere una nuova “opera” in onore ad un grande.


Al via il murale dedicato a Massimo Troisi, nell’omonima piazza. E’, infatti, iniziato il 15 ottobre, in piazza Troisi, il murale dedicato al grande Massimo Troisi che decorerà la facciata dell’ex Palazzo Bruno. A realizzare l’opera sono tre giovani artisti che hanno già collaborato con Jorit ed hanno realizzato grandi opere in Italia e all’estero, tra cui quella di Diego Armando Maradona e Che Guevara, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio. Si tratta di Salvatore Tukios, Dario Ghost e Racso. Questi artisti realizzeranno a più mani, in pochi giorni, l’opera che ritrae Massimo Troisi con la sua bicicletta, su un progetto originario, ideato dallo scrittore Ernesto De Martino e dal prof. Vittorio Pandolfi, elaborato successivamente dal nostro concittadino Gaetano Riccio. Il murale intende ripercorrere, in un un’unica opera, le origini di Massimo e i suoi ultimi giorni di vita. Troisi infatti nacque proprio qui nel 1953, al terzo piano dell’ex Palazzo Bruno che poi crollò nel 1978. Al contempo, l’immagine dell’attore accompagnato dalla storica bicicletta del suo film “Il Postino”, è una delle ultime che tutti ricordano , prima della sua tragica scomparsa nel 1994.
“Con il restyling di Piazza Troisi, che sarà definitivamente consegnata alla città tra qualche giorno – spiega il Sindaco Giorgio Zinno – potremo godere anche di questa grande opera che completa il nuovo volto dell’agorà intitolata al compianto attore e regista, aggiungendo un’ulteriore elemento al museo itinerante, a cielo aperto, a lui dedicato”.
Quest’opera infatti, non solo intende definire ancora meglio l’identità di un luogo centrale della città, ma vuole essere anche la testimonianza dell’amore che i sangiorgesi portano nel cuore verso il grande Massimo. Per questo, in virtù di quel senso di appartenenza cittadina che l’amministrazione sta coltivando ormai da tempo con l’assessore Pietro De Martino, il Primo Cittadino ha portato avanti questo progetto per la comunità.
Progetto sostenuto e condiviso dall’intera giunta e dal consiglio comunale, a partire dal vicesindaco Eva Lambiase con cui è stato realizzato il ripristino la facciata del palazzo che ospita il murale e il consigliere Renato Carcatella che ha seguito l’iter fino alla fine.
p.s. Nella foto, i numeri sullo sfondo che rappresentano un schema matematico che gli artisti utilizzano per avviare la realizzazione del disegno.

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