Coltellate tra rider per una consegna: ai domiciliari l’autore per tentato omicidio
Nella mattinata odierna, la Squadra Mobile di Napoli ha dato esecuzione ad una ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli nei confronti di un soggetto dedito all’attività di rider indagato del reato di tentato omicidio in danno di altro rider.
La misura cautelare compendia gli esiti di un’articolata attività d’indagine svolta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla Procura di Napoli in seguito ad una violenta lite avvenuta nella serata del 21 marzo 2021 all’esterno del Mc Donald di Piazza Madonna dell’Arco, quartiere Miano.
Le indagini svolte, tramite l’estrapolazione ed analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza e le dichiarazioni di persone presenti ai fatti, hanno consentito di ricostruire la genesi della lite (da ricondurre alla contesa delle consegne nella zona di Miano) ed il tragico epilogo culminato nel grave ferimento di uno dei riders giunto in pericolo di vita presso l’Ospedale Cardarelli, perché colpito da cinque coltellate in organi vitali del corpo e sottoposto a delicato intervento chirurgico.
All’interno di un cestino è stata rinvenuta l’arma utilizzata per l’aggressione: un coltello a farfalla della lunghezza di 7 cm .
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Nella mattinata odierna, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad una ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli nei confronti di persona indagata per il reato di usura.
La misura cautelare compendia gli esiti di un’articolata attività d’indagine svolta dalla Polizia di Stato che ha consentito di documentare l’attività illecita della suddetta.
E’ stato accertato che numerose vittime in difficoltà economica invece di ricorrere ai canali legali di acquisizione del danaro, non riuscendo a far fronte alle proprie esigenze quotidiane, hanno richiesto prestiti all’indagata. Prima di ottenere il prestito veniva stabilito un piano di ammortamento del debito, la restituzione del quale sarebbe dovuta avvenire in diverse rate fino al raggiungimento dell’importo totale con rata finale corrispondente agli interessi.
E’ emerso che i tassi di interesse richiesti variavano dal 26% al 143 %.
L’indagine ha permesso di sequestrare presso l’abitazione dell’indagata n.7 orologi Rolex di un valore di circa 80.000 euro, numerosi oggetti in oro, la somma di euro 20.000 in contanti e numerosi fogli manoscritti tra cui anche un registro ove venivano indicati i “cattivi pagatori”, cioè coloro che non riuscendo a rispettare le scadenze e non riuscendo ad emergere dalla esposizione debitoria venivano considerati non meritevoli di ulteriori prestiti di danaro.