Marigliano, Pd e Fi insieme per Jossa. Paolo Russo: “Patto per il buon governo della legalità”
<Consegneremo alle future generazioni una Marigliano più aperta, più solidale, più produttiva, più bella e più ricca ed avremo evitato una competizione dove i personalismi e le scorie di eventi drammatici avrebbero alimentato una campagna elettorale a colpi di “ordinanze” e dannosi egoismi!>: per Paolo Russo, parlamentare e responsabile nazionale di Forza Italia per le politiche in favore del Mezzogiorno, è questo l’obiettivo della inedita joint venture che, nel suo Comune di residenza, vede alleati nel sostegno al candidato sindaco Giuseppe Jossa, il Pd ed un cartello di liste civiche alcune delle quali espressamente riconducibili a Forza Italia ed al centro destra.
Eppure quando non si è parlato di inciucio si è addirittura ricondotto l’accordo ad una sorta di laboratorio politico come quello sperimentato dai Cinque Stelle e dal Pd nella vicina Pomigliano D’Arco.
<Guardi, Marigliano oggi è attonita. La mia città vive una stagione difficilissima, spero irripetibile. Colpita nel cuore pulsante del suo ardimento democratico: un sindaco raggiunto da misura cautelare e decine e decine di pagine di una ordinanza che l’ha disegnata come Gomorra.
La città non poteva immaginare la necessità di un intervento così duro della Direzione Distrettuale Antimafia e passa da atteggiamenti nichilisti a suggestioni autoassolutorie.
Non bastano le foto di Borsellino e Falcone che campeggiano in qualche profilo social, occorrono parole chiare da parte di tutti e queste ancora non sono state pronunciate da chi ha amministrato in questi anni…
Siamo e rimarremo garantisti e per noi i processi si fanno nelle aule di giustizia e non in piazza e nessuno è condannato se non dopo una sentenza passata in giudicato, ma intanto lavoreremo per rasserenare la nostra comunità.
Per questa ragione crediamo che il bisogno sia quello di una amministrazione rassicurante ed efficiente, capace di superare antiche contrapposizioni nel segno di un progetto che traghetti verso il buongoverno della legalità.
Le principali forze politiche, il Pd e Forza Italia, che si sono fieramente contrapposte in questi ultimi decenni, hanno saputo cogliere la gravità del momento ed hanno sotterrato l’ascia della guerra per valorizzare lo straordinario potenziale di energie civiche della città ed offrire una collaborazione che valorizzi il meglio del passato, ma guardi in chiave di discontinuità al presente ed al futuro dei nostri giovani, delle famiglie e delle imprese>.
D’accordo, ma se si dimostrerà vera l’accusa di un patto scellerato ai danni di Marigliano, i cittadini potrebbero anche chiedersi come sia stato possibile che nessuno si fosse accorto di nulla.
<Non siamo veggenti eppure da tempo avevamo inteso, ed abbiamo provato, nel silenzio generale, a rappresentarlo: in città si viveva un clima cupo di avversione e contrapposizione di velate minacce e presunte ritorsioni. Niente a che vedere con i consigli comunali pur aspri degli anni 60 e 70 ove prevalevano le idee rispetto ai personalismi. Nulla di simile nei complicati anni post terremoto.
Il consiglio comunale, luogo naturale ed habitat della democrazia e delle tutele delle minoranze, era diventato il teatro per allusioni oblique ed aggressioni verbali.
Certo, molti avrebbero potuto fare qualcosa in più e con coraggio denunciare allontanandosi dalla ignava e comoda rendita di posizione subalterna, per consentire a tutti albergo politico e democratico…
Non smetterò mai di ringraziare l’architetto Mena Iovine che da capo dell’opposizione ha saputo condurre battaglie importanti contro la cementificazione della città ed a favore della legalità, lasciando tracce etiche e comportamentali.
Quella fiammella di giustizia e di verità, nonostante ritorsioni e contumelie, è rimasta accesa fino all’ultimo giorno.
Sono certo e mi batterò con tutte le mie forze per spiegare ovunque che Marigliano ha un tessuto sociale e civico, imprenditoriale e di lavoratori, di giovani e donne assolutamente sano e distante anni luce da fenomeni criminali ed impermeabile alle camorre>.
Quali le esperienze ed i programmi che metterete in campo?
<l meglio del passato: dall’amministrazione Nappi a quella Corcione, da quella Sodano a quella Caccavale. Tutti i governi della città hanno fatto o programmato qualcosa di buono. Raccoglieremo quel bagaglio di idee e di proposte, una sorta di banca delle soluzioni ai tanti problemi di Marigliano, e il motore saranno i tantissimi ed entusiasti giovani che con slancio e coraggio hanno abbracciato questo progetto che farà voltare pagina. Con loro andrà riprogrammata una città del futuro, a misura d’uomo capace di essere attrattiva per servizi e non per cemento: più scuole, palestre e piscine e meno “parchi” che altro non sono che concentrazione di alloggi, più innovazione coinvolgendo i tanti giovani che rischiano di emigrare definitivamente, più tutela dell’ambiente e più Smart city>.
Come siete arrivati all’intesa?
<Abbiamo preferito, fin dallo scorso anno, privilegiare un percorso di allargamento del nostro “campo politico” prima con la guida di Raffaele Coppola, poi con quella di Sebastiano Sorrentino e mai smetterò di ringraziarli per l’amore che hanno dimostrato nei confronti della nostra Marigliano quando hanno accettato l’invito e quando si sono fatti da parte per costruire un progetto ancora più ampio!
Avevamo visto giusto: non reggeva la consueta contrapposizione centrodestra e sinistra, ma uomini e donne del buon governo contro il sistema che si appalesava negli ultimi tempi nelle sue più controverse rappresentazioni.
Per questa ragione non ho esitato a contribuire a costruire un’alleanza di liste civiche anche con il Pd che, con coraggio, ha praticato scelte non equivoche>.
Nessun matrimonio d’interesse insomma, ma come sarà la eventuale convivenza tra forze politiche tanto differenti tra di loro?
<Proprio un matrimonio d’interesse nel senso più nobile del termine: l’interesse della mia città che viene prima delle bandiere e del teatrino della politica. C’è da guardare avanti, superando ogni automatismo continuistico. Il collante sarà il senso di responsabilità e l’amore verso la nostra comunità in nome della quale, e lo abbiamo già dimostrato, ogni ostacolo, ogni steccato può essere superato. Vogliamo una amministrazione rassicurante ed efficiente capace di superare antiche contrapposizioni nel segno di un progetto che traguardi verso il buongoverno del rispetto.
Sto apprezzando i molti segnali che vengono dalla residua compagine avversa e che auspicano una campagna elettorale corretta e già assicurano una collaborazione nel segno del bene comune>.
La sua definizione di questo patto che pure ha fatto storcere più di qualche naso a destra ed a sinistra.
<Un “Comitato di Salute Pubblica”, una esperienza unica che non vuole essere né strategica, né modello. Vuole semplicemente accompagnare ogni cittadino di Lausdomini o di Faibano, di Casaferro o di Miuli, del centro o di Pontecitra fuori dalle secche dei momenti difficili che viviamo. Per dirla con Peppe Jossa “Coraggio, è Marigliano>.