Cicciano: morì dopo una lite, assolti i suoi vicini di casa


Cicciano – Litigò con i vicini di casa nella Gescal di Cicciano poi rientrò i casa e dopo un’ora morì, annientato dalla cardiopatia di cui soffriva. Aveva 45 anni Vincenzo De Martino e quella notte del 6 agosto 2016 gli risultò fatale. Della sua morte furono accusati i condomini coinvolti nella rissa: marito, moglie, una cognata ed un’amica finirono imputati per omicidio preterintenzionale.
A quattro anni dalla tragedia è arrivata la sentenza che li scagiona. Difesi dagli avvocati Walter Mancuso e Luigi Travaglino sono stati assolti dopo il processo che si è celebra davanti alla terza sezione della Corte di Assise di Napoli, presidente Lucia La Posta.
“Decisiva – ha sottolineato l’avvocato Walter Mancuso – la consulenza tecnica del pubblico ministero: con l’autopsia si accertò che la morte di De Martino era da ricondursi a cause naturali dovute alla sua pregressa patologia coronarica, non sussistendo alcun nesso causale tra fatto e lite avvenuta un’ora prima con i vicini di casa”.

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