Napoli, Qualiano, Cimitile: gli arresti dei carabinieri per reati in famiglia negli ultimi giorni

A Napoli i carabinieri del nucleo radiomobile insieme a quelli della stazione San Giuseppe hanno arrestato per lesioni personali un 37enne originario della Repubblica Dominicana.
È accusato di aver aggredito -per gelosia- la 34enne con cui ha una relazione, ferendola con un coltello alle braccia e sfregiandole il volto.
E’ accaduto la notte del 15 dicembre nella stanza di un b&b in cui soggiornavano.

Lei è corsa in ospedale appena è riuscita a liberarsi.
Arrivata lì ha riferito ai dottori di essere stata aggredita dal compagno. I medici l’hanno subito soccorsa e avvisato nel frattempo i carabinieri.
Quando i militari sono arrivati hanno trovato ancora l’uomo e l’arma sporca di sangue.
Dopo aver documentato e ricostruito la vicenda hanno arrestato il 37enne. ora è in carcere.

Nel quartiere San Carlo Arena, invece, i carabinieri della Stazione di Capodimonte hanno eseguito un’ordinanza con la quale il Tribunale di Napoli applica a un 58enne il divieto di avvicinamento alla ex moglie. Ritenuto responsabile di stalking, il 58enne – in un periodo di circa 5 mesi – ha contattato telefonicamente la donna per quasi 30 mila volte.

A Qualiano è stato arrestato dai carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Giugliano un pregiudicato 53enne del posto.
In casa, sotto l’effetto dell’alcol, aveva minacciato e picchiato violentemente la convivente causandole lesioni su tutto il corpo e tumefazioni agli occhi.
La chiamata al 112 è scattata quando la malcapitata è arrivata in ospedale, trasportata in ambulanza, e i medici hanno allertato i carabinieri.
I militari sono intervenuti subito, hanno appurato cosa fosse successo e rintracciato l’uomo  a casa.
E’ stato quindi arrestato per lesioni gravi e minacce quindi, dopo l’udienza di convalida, sottoposto all’obbligo di firma.

A Cimitile infine i carabinieri della stazione locale hanno tratto in arresto un 40enne, già sottoposto agli arresti domiciliari, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Nola per estorsione e maltrattamenti in famiglia che ha commesso a Scisciano nel 2018.
Dovrà scontare 4 anni. Dopo le formalità è stato tradotto al carcere di Poggioreale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *