Kvara uno di noi!

“Dagli al georgiano”: questo mi pare lo sport preferito negli ultimi giorni dai tifosi del Napoli: traditore, infame, ingrato… gli epiteti più ripetuti dagli azzurri da tastiera.

Kvara è stato un professionista encomiabile che ha contribuito con Kim e Osimhen a rendere Napoli primo in Italia.

Poi è accaduto quel che conosciamo: un fuggi fuggi, da Spalletti in giù. Incomprensioni? Strategie maldestre? Lucida follia? Il risultato catastrofico dello scorso campionato, il record nella girandola di allenatori (tra vecchie glorie e silenti esecutori) ha dato la cifra di una distanza siderale tra i calciatori ed il Presidente.

Kvara ha giocato quest’anno con uno stipendio la metà di Gollini, si di Gollini, molto meno di Demme. Se valutassimo il costo per minutaggio in campo Kvara é tra i giocatori in serie A tra i meno pagati in assoluto.

Cosa si vuole di più da questo ragazzo 23enne introverso e volenteroso, geniale e risolutivo? Alla prima occasione economicamente vantaggiosa ( parliamo di un ingaggio di oltre 40 milioni di euro in cinque anni) ha chiesto di far bagagli ed andar via.

Un professionista fa così. Forse è un bene anche per il Napoli che potrà imparare la lezione (a meno che non si è giunti volutamente alla rottura) e persino per mister Conte che saprà meglio valutare i comportamenti ambigui di una dirigenza che prima o poi dovrà adeguarsi allo standing di squadra ed allenatore.

Kvara è andato al Psg non alla Juve (ricordate Gonzalo), non proprio l’ultima squadra al mondo.

Auguri caro Kvara, faremo il tifo per te! Ricorderemo il tuo 77 far ballare gli avversari, i dribbling a rientrare, i tuoi cross, i tuoi goal, la tua dedizione e soprattutto quello sguardo triste e volitivo tipico di chi viene dal sud. Sì dal sud del mondo!

Paolo Russo

Politico - medico – scrittore

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