Sanità. Gravi mancanze del Servizio Sanitario Nazionale in favore dell’Intramoenia è contro legge. La consigliera Muscarà: “La Regione si è ‘autodenunciata’, ho presentato denuncia al Ministro della Salute”
“Ho scritto al Ministro della Salute ed agli uffici competenti per denunciare le gravi mancanze della sanità campana che superano anche la legge sulle liste di attesa e sui servizi pubblici erogati a favore dei privati, ora vediamo se i diritti per i pazienti oltre a scriverli sui piani e decreti vengono rispettati – ha scritto in una denuncia al ministro Orazio Schillaci, la consigliera indipendente Marì Muscarà -. Ho segnalato al ministro le gravissime discrepanze che sussistono tra erogazioni di servizi medici con il SSN, in molti ospedali quasi zero per alcune categorie, ed erogazione in regime di intramoenia nell’Asl Na 1 Centro. Dopo aver letto con attenzione il ‘decreto-legge recante misure urgenti di garanzia sui tempi dell’erogazione delle prestazioni per la riduzione delle liste di attesa e altre disposizioni urgenti in maniera sanitaria’ nel quale si istituisce un Sistema Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (Singla) a seguito del Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (Pingla), si capisce che la legge esiste e va solo rispettata. Con il Singla si prevede di contrastare il doloroso problema delle liste d’attesa e si ribadisce la necessità della presa in carico completa del paziente da parte dei medici del Sistema Sanitario Nazionale, in modo particolare per patologie oncologiche croniche o invalidanti. L’art.8, prevede l’istituzione del registro delle segnalazioni per il mancato rispetto dei diritti dei cittadini in materia di prestazioni sanitarie, che ribadisce e fortifica la posizione e i diritti dei cittadini nel Servizio Sanitario Nazionale – continua Muscarà -. Intanto, la risposta ad una mia interrogazione in Consiglio Regionale fa capire quanto il problema sia grave considerando i pochissimi servizi erogati al pubblico in favore dell’intramoenia. Sembra quasi un’autodenuncia della Regione. Questi sono dati riferiti all’anno 2022, purtroppo non mi è stata data ancora risposta sui dati che ho richiesto del 2023; appena saranno in mio possesso provvederò prontamente ad inviarli nuovamente al ministro. La stessa documentazione è stata da me presentata in Procura. È giunto il momento che queste gravi ingiustizie si fermino quanto prima” – ha concluso la consigliera Muscarà.