8 marzo, per ricordare le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono oggetto in ogni parte del mondo
Niente da festeggiare, in questa giornata se non il pensiero a TorpekaiAmarkel, ultima vittima di un tempo crudele. Torpekai Amarkelera afgana, aveva 42 anni, un marito e tre bambini. Era una giornalista, aveva lavorato alla radio nazionale afgana e collaborava con l’Onu per promuovere l’emancipazione femminile. Sperava che il giornalismo potesse essere una nuova frontiera per le donne nel paese, recentemente stava realizzando servizi fotografici sulla condizione delle donne in Afghanistan, ma per il suo impegno e le sue convinzioni, dopo che i talebani sono tornati al potere, è dovuta fuggire dal suo paese. TorpekaiAmarkhel, suo marito e i suoi tre bambini, sono tra i 71 migranti morti sulla spiaggia di Steccato di Cutro, in Calabria. A piangere sulla sua salma e su quelle degli altri della sua famiglia, nel Palasport di Crotone, è arrivata dall’Olanda la sorella Mida. È giunta in Calabria in auto dopo ore di viaggio, ma invece di riabbracciare i suoi cari ha trovato solo morte e disperazione. Il primo pensiero di questo 8 marzo 2023 va alle donne vittime del naufragio di Crotone che non avranno futuro.