Ottobre, mese dell’educazione finanziaria: analisi e prospettive
Il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria, istituito nel 2017 con Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha proposto ottobre come il Mese dell’Educazione Finanziaria. Secondo il quadro emerso dall’indagine “International Survey of Adult Financial Literacy”, condotta dall’OCSE, l’Italia è il paese con il più basso tasso di alfabetizzazione finanziaria fra gli stati del G20. In particolare, l’indagine ha sottoposto a un campione rappresentativo le seguenti domande: 1) se presti 25 euro e il giorno dopo ti viene restituita la stessa somma, qual è il tasso di interesse? 2) se versi 100 euro in un conto corrente che ti rende il 2 per cento annuo, quale sarà la somma disponibili dopo un anno? 3) e quale sarà la somma disponibile dopo 5 anni?
Tali domande presuppongono una conoscenza basilare del concetto di tasso di interesse. I risultati indicano che il 78,2% ha risposto correttamente alla prima domanda, il 59,4% alla seconda e 23,1% alla terza. Dunque, solo un italiano su due è riuscito a rispondere in maniera esatta ai tre quesiti. Giovani e individui con reddito più basso sono le due categorie con una lacuna più grave in tema di alfabetizzazione finanziaria.
Per contrastare questo fenomeno la Banca d’Italia ha lanciato il progetto “In viaggio con la Banca d’Italia”, volto alla promozione della cultura finanziaria e al dialogo diretto con persone e imprese. L’iniziativa si sostanzia in un percorso che fa tappa in varie città italiane, con l’obiettivo di far crescere la consapevolezza su temi basilari di economia e finanza. Il 28 settembre l’evento si è tenuto nella sede della Banca d’Italia di Napoli, in via Miguel Cervantes e il 29 settembre al Maschio Angioino, edificio iconico della città. All’iniziativa hanno preso parte il sindaco Manfredi, il presidente De Luca e il governatore della banca d’Italia, Ignazio Visco. A seguito del suo intervento si è aperta la tavola rotonda a cui hanno preso parola Tullio Jappelli, professore di macroeconomia presso l’università Federico II, Domenico Piccolo, ex professore di statistica dell’ateneo federiciano e Giovanni Iuzzolino, economista della Banca d’Italia.
Durante il mese di ottobre saranno numerose le iniziative culturali rivolte ad adulti e ragazzi per implementare le conoscenze finanziarie di base tra cui eventi, conferenze, webinar, seminari e spettacoli. Ad esempio, a Roma è stato lanciato il progetto Vik School: l’iniziativa, coordinata da Pasquale Battaglia, ha l’obiettivo di insegnare l’educazione finanziaria in tutte le scuole italiane e introdurre la materia in via definitiva all’interno dei programmi scolastici di Educazione Civica.
A Roma e a Milano è stato presentato il progetto Growing Tour, nato dalla collaborazione tra Visa e Fondazione Mondo Digitale. Il programma prevede due ore di formazione per alunni di scuole primarie e secondarie di I grado con i volontari di Visa e con i tutor della Fondazione Mondo Digitale, con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi ai temi di sostenibilità economica e finanza attraverso giochi, test, prove, esercizi con l’utilizzo di strumenti digitali.
A Milano si è tenuto il 9 ottobre a Palazzo Mezzanotte l’Investment Meeting, organizzato da Starting Finance, la più grande community italiana di economia e finanza. All’incontro, rivolto specialmente ai giovani, sono intervenuti Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani (OCPI), Danilo Iervolino, fondatore dell’università telematica Pegaso, e Federico Marchetti, fondatore di Yoox.
Dunque, in un contesto macroeconomico sempre più complesso e dinamico, è fondamentale diffondere e promuovere le competenze di base dell’educazione finanziaria a partire dal contesto scolastico. Secondo il Rapporto Edufin 2023 “Educazione finanziaria: iniziamo dalla scuola”, in Italia il 91% dei genitori intervistati vogliono che l’educazione finanziaria venga inserita nei curricula scolastici, sostenendo che lo studio della materia possa instradarli verso scelte di risparmio più consapevoli e proiettarli verso un futuro finanziario più sereno.
L’ora di Economia