Alla Polizia Metropolitana di Napoli assegnata un’auto confiscata grazie alla sua attività giudiziaria
La Polizia Metropolitana di Napoli comunica che, in esecuzione di un provvedimento disposto dal Tribunale di Nola, è stata assegnata al Corpo di piazza Matteotti un’auto confiscata in seguito ad una intensa attività di polizia giudiziaria svolta dagli stessi agenti e che ha portato al sequestro e. appunto, alla successiva confisca di immobili, terreni, aziende, conti correnti e varie vetture per traffico illecito di rifiuti.
Le indagini, effettuate dalle donne e dagli uomini diretti dal Comandante Lucia Rea, sono state indirizzate ad accertare e dimostrare il configurarsi di reati di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti: in pratica, è stato smascherato un sistema di trasporto e smaltimento, presso siti non autorizzati – con il cosiddetto “giro bolla” – di rifiuti che, all’analisi chimico-fisica, risultavano corrotti da sostanze altamente cancerogene.
“È una cosa di grande importanza – afferma il Consigliere delegato al Personale della Città Metropolitana, Felice Sorrentino – perché è uno dei primi casi, se non il primo, in cui un Corpo di Polizia viene premiato per il suo lavoro svolto nel campo dei reati ambientali: l’assegnazione di veicoli e altri beni confiscati alle stesse forze di polizia che avevano operato nelle indagini era già avvenuta nell’ambito delle attività antimafia, in quelle relative al traffico di stupefacenti, ma non in quelle riguardanti reati ambientali. Ciò vuol dire che il nostro Corpo di Polizia si è distinto particolarmente in questa attività facendo scuola e aprendo una pista che ora potrà essere utilizzata anche da altre forze. Ed è anche per questo che abbiamo deciso – e ci siamo finalmente riusciti, con l’innesto di nuove unità – di potenziarlo”.
La vettura, che – per le sue caratteristiche – è funzionale alle esigenze di attività investigative complesse, è andata a incrementare il parco macchine attualmente nella disponibilità della Polizia Metropolitana.