“Marinella”: il brand tra economia e storia che unisce l’Italia. Il marchio campano atterra a Torino


E’ stato un 2022 roseo per l’imprenditore napoletano Marinella. L’azienda a conduzione familiare ha registrato, infatti, un incremento del 22% del fatturato e ha in programma l’apertura di una nuova sede nel capoluogo piemontese, in vista di un 2023 ancora più radioso. L’aumento delle vendite è stato trainato anche dal boom dei turisti in visita a Napoli, meta tra le più gettonate in Italia nel 2022.
Il marchio E. Marinella nasce nel 1914 in una piccola bottega di appena 20 metri quadrati e in oltre un secolo la nota cravatta è stata indossata da illustri personaggi quali Enrico De Nicola, Francesco Cossiga, passando per la Casa Bianca, la famiglia Kennedy, Gianni Agnelli, Winston Churchill, il principe Alberto di Monaco, Silvio Berlusconi e di recente indossata anche da Putin in occasione della parata a Mosca. Il brand, specializzato nella produzione di cravatte in seta, si è poi allargato alla realizzazione di camicie, gemelli, orologi, profumi e pelletteria. Oltre allo storico negozio in via Riviera di Chiaia, E. Marinella ha allargato la sua produzione in tutto il mondo, stabilendo nuove sedi a Milano, Roma e Tokyo e svariati department store a New York, Parigi, Londra, Barcellona. L’ultima apertura risale alla boutique a Londra poco più di un anno fa. A settembre 2023 E. Marinella aprirà un nuovo negozio anche a Torino, in Galleria San Federico.
I risultati sono tutt’altro che scontati per l’azienda partenopea che opera in un settore, quello dell’artigianato, ormai in crisi da anni. Infatti, una recente analisi di Confartigianato aveva evidenziato un trend in calo delle aziende artigiane sul territorio e una carenza di vocazione da parte degli italiani, soprattutto dei giovani, ad avviare nuove attività in questo settore, con un aumento, invece, della presenza degli stranieri che tendono ad occupare gli spazi soprattutto nelle pulizie, nei trasporti, nell’edilizia e nella sanificazione. Lo stesso Marinella, a riguardo, ha confermato un interesse da parte dei grandi gruppi del fashion e del lusso verso il brand napoletano. Tuttavia l’imprenditore campano ha deciso di continuare nel solco della sua storia, portando avanti il made in Italy nel mondo. Il suo appello è indirizzato soprattutto ai giovani, affinché tornino verso i lavori legati all’artigianalità, “per tenere in vita i laboratori della eccellenza artigiana”.

Gianmarco Accardo

L'ora di Economia

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