Convegno “I boschi della Città metropolitana di Napoli”
Si è svolto venerdì 16 dicembre presso la sala convegni della Biblioteca Comunale del Comune di Gragnano l’interessante convegno “I boschi della Città Metropolitana di Napoli”. Il convegno organizzato dall’Associazione Nazionale Forestali, sezione di Napoli, ha visto la preziosa collaborazione dell’associazione “Protezione Verde Pro-Natura” , ed il riconoscimento del patrocinio morale dell’Albo dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Napoli, del Parco Regionale dei Monti Lattari e della Fondazione Monti Lattari Onlus. Dopo i saluti di rito delle istituzioni presenti in sala, si è passati subito agli interventi dei relatori, ciò per fare il bilancio di un lungo e articolato percorso condotto negli anni dall’associazione ANFOR unitamente alle istituzioni, agli enti ed associazioni preposte alla tutela dei boschi. La lunga giornata di lavori ha visto avvicendarsi numerosi docenti, tecnici, ricercatori che da anni si applicano con costanza ed impegno per dare una svolta alle politiche di gestione forestale in Campania, personalità come: la dirigente della Regione Campania (Unità Operativa Direzionale – Ambiente Foreste e Clima), dott.ssa Flora Della Valle; il prof.re Antonio Saracino, docente di Selvicoltura del Dipartimento di Agraria dell’Università “Federico II” di Napoli ; il dottor Antonio Di Gennaro, agronomo e giornalista, esperto in pianificazione forestale. Questi ultimi hanno chiarito come sarebbe conveniente per i territori ridurre il taglio raso dei boschi cedui ed incrementare i tagli a scalare e trattati a sterzo per nuova concezione politica di gestione forestale in Campania, dominate dalla forma di utilizzo a ceduo dei nostri boschi. Tale pratica colturale comporterebbe di avere sempre sotto controllo la biomassa, e conseguente riduzione, per limitare i fenomeni franosi e avente anche finalità antincendio. La dirigente regionale dott.ssa Flora Della Valle ha improntato il suo intervento sul prezioso strumento rappresentato dal regolamento Regionale, che definisce i principi e le procedure per la cura e gestione del patrimonio forestale regionale, come governare un bosco e come poterlo tutelare da un punto di vista legislativo, con spunti di riflessione negli aspetti tecnico/legislativi, in relazione alle diverse emergenze ambientali e territoriali che vanno a configurarsi nel tempo. Si è potuto apprendere dai lavori della conferenza quanto impatto possa avere il cambiamento climatico sulle foreste oggetto di utilizzazione non appropriata, quanta perdita di vita e biodiversità possano produrre scelte non oculate di gestione del territorio e quanti “benefici ecosistemici” prodotti per noi gratuitamente dalle foreste (primo fra tutti l’assorbimento dell’anidride carbonica atmosferica, ma anche la produzione di legno e molti altri) possano essere compromessi a seguito di interventi sbagliati. Si è stigmatizzato nei vari interventi che interventi sbagliati sulla gestione dei boschi possono comportare non solo perdita della biodiversità ma anche di vite umane. Pertanto, una concezione innovativa sul governo dei boschi che non tiene conto solo delle strategie europee in materia di sostenibilità ma anche sulla sicurezza del territorio e del profitto economico che concili gli interessi del privato e della collettività. Diverse le autorità intervenute tra cui il vice sindaco di Gragnano avv. Andrea Gaudino, il Presidente del Parco regionale dei Monti Lattari Tristano Dello Joio, la Consigliera dell’Ordine degli Agronomi di Napoli dottoressa Arianna Divella, e una buona rappresentanza dei Carabinieri Forestali. I lavori sono stati conclusi dal Comandante della Regione Carabinieri Forestale “Campania“, Generale Ciro Lungo, il quale ha evidenziato l’utilità ad affrontare in questo particolare periodo storico che stiamo attraversando, questo importante tema, che ha fornito numerosi di spunti e riflessioni, si è inoltre augurato che per il futuro vi sia sempre di più un rapporto sinergico tra le istituzioni deputate alla salvaguardia dei boschi e del vincolo idrogeologico e le figure professionale presenti sul territorio, in primis quella dei dottori agronomi e dei dottori forestali, alla luce degli ultimi eventi franosi che hanno comportato la perdita di vite umane. E’ intervenuto il presidente dell’Anfor, sezione di Napoli, Giosuè Laezza, che ha espresso la volontà dell’associazione che rappresenta, di farsi portatrice di questa nuova visione del governo dei boschi cedui così come è emersa dal convegno, ovvero quello di favorire il taglio dei polloni ripartito in archi temporali diversi, il cosiddetto “ceduo a sterzo”, in luogo di quello a raso attualmente praticato sul territorio campano perché permette di raggiungere una maggiore salvaguardia di un patrimonio naturale come quello dei boschi cedui e di conseguenza garantisce una maggiore sicurezza del territorio e riduce ai minimi termini i fenomeni franosi. Al termine dei lavori sono stati conferiti, a cura dell’ANFOR, in occasione del bicentenario della nascita del Corpo Forestale dello Stato, con una pergamena e medaglia ricordo, un encomio e benemerenza a tre volontari per l’ambiente di lungo corso; al Prof. Catello Filosa, al Prof. Ernesto Freiles e al maestro Giovanni Calogero.Infine, sono stati consegnati dei riconoscimenti come “Sentinella dei boschi” con un attestato di benemerenza e medaglia ricordo ad alcuni volontari di Protezione Civile della provincia di Napoli che si sono particolarmente distinti nell’anno 2022 nella salvaguardia dei boschi dagli incendi boschivi. Elenco dei premiati
Per l’Associazione AVF (Volontari del Faito) di Vico Equense: Vincenzo Ferreri, Aldo Buonocore e Di Martino Raffaele.
Per l’Associazione “La Gazzella” di Palma Campania: Coraggio Salvatore, Alfieri Bernardo e Napolitano Luisa.
Per l’Associazione “Fire Fox”: Mellone Rosa, Mellone Salvatore e Veneruso Giorgio.
Per l’Associazione Protezione Verde di Castellammare di Stabia: Carmine Sinfarosa, Gennaro Starace e Mario Tramparulo.
Da parte di tutti i presenti si è espressa quindi la volontà di continuare a lavorare tenacemente affinché possa realizzarsi un cambiamento tangibile nella gestione delle foreste e raggiungere una maggiore salvaguardia di un patrimonio naturale di importanza fondamentale per la sopravvivenza del pianeta e delle future generazioni. Questo sarà possibile attraverso uno sforzo collettivo ed azioni concrete da parte delle istituzioni, dei cittadini e delle imprese.