Operazione pericolosa del soccorso alpino e speleologico: recuperato un ferito su un monte del salernitano

Verso le ore 13.30 di mercoledì 31 agosto, la centrale operativa 118 di Salerno ha allertato il Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) della Campania per un ferito sul monte Polveracchio nel salernitano a confine con l’Irpinia. L’uomo, originario di Eboli, si era recato sul monte alla ricerca di funghi con il figlio. Il giovane è scivolato e il padre, nel tentativo di aiutarlo, è caduto rovinosamente procurandosi vari traumi agli arti superiori e torace. In contemporanea alla partenza d CNSAS, è decollato anche l’elisoccorso 118 di Salerno che ha provveduto a sbarcare con non poche difficoltà l’equipaggio composto da tecnico, medico e infermiere nella fitta vegetazione. L’uomo è stato stabilizzato ed imbarellato dai sanitari e costantemente assistito, data l’importanza dei traumi subiti. Purtroppo, le condizioni meteo sono mutate rapidamente e non è stato possibile effettuare il recupero del ferito attraverso il verricello dell’elicottero. La squadra terrestre del CNSAS ha quindi raggiunto il luogo e ha iniziato a movimentare la barella per riportare a vale il ferito, effettuando una lunga calata di circa 1000 metri. Nonostante il sopraggiungere del buio, le operazioni di recupero dell’infortunato non si sono fermate e, dopo ben 4 ore di manovre, la barella è giunta su una strada sterrata nei pressi di Acerno, dove è stata presa in carico dall’ambulanza 118.
Le operazioni sono state facilitate da alcuni conoscitori dei luoghi che hanno contribuito con i propri mezzi fuoristrada a spostare il personale del CNSAS. Valido anche il supporto da parte del Soccorso montano di Giffoni Vale Piana (SA) che hanno affiancato i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della Campania.

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