Finte guardie zoofile: fermate 6 persone
Distintivo al petto per esercitare funzioni di polizia giudiziaria. Senza titolo però. Usurpavano le funzioni pubbliche con l’uso di distintivi in forza ai corpi di polizia, esercitando abusivamente l’attività di guardia zoofila e venatoria. Anno 2017. Scenario delle attività abusive, diverse località delle province di Napoli e Caserta. Ma a seguito di un’articolata attività, la Procura della Repubblica di Napoli Nord, guidata da Maria Antonietta Troncone, ha emesso oggi un decreto di richiesta di rinvio a giudizio per sei persone, appartenenti in ruolo apicale all’associazione di volontariato denominata “Ente Zoofile ambientale Guardia Nazionale E.Z.A., associazione ecologica ambientale itticavenatoria” con sede operativa ad Aversa e sede nazionale a Viareggio. La complessa attività investigativa, avviata nel 2018, è stata svolta dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale del Gruppo Carabinieri Forestali di Caserta, dopo una fase iniziale svolta dalla Guardia di Finanza del Gruppo di Aversa. Immagini, filmati e testimonianze per rivelare l’effettiva esistenza dell’associazione E.Z.A, i cui associati operavano stabilmente sul territorio usurpando le funzioni pubbliche degli agenti e degli ufficiali di polizia giudiziaria, amministrativa e preventiva esercitando con iniziative periodiche l’attività di vigilanza zoofila e venatoria, anche nella forma armata, nel settore della protezione degli animali di affezione e della fauna selvatica senza però il possesso dei titoli amministrativi previsti per legge. Insomma non avevano alcun decreto prefettizio di nomina a guardia particolare giurata volontarie e decreto di guardia venatoria. Abusivi in altre parole. Effettuavano servizi di prevenzione del bracconaggio e del maltrattamento degli animali. Ma anche di pubblica sicurezza e circolazione stradale con uniformi mimetiche in tutto simili a quelle in uso alla Guardia di Finanza e l’utilizzo di un’autovettura Alfa Romeo, modello 156, del tutto simile nel modello,colore, grafica e lampeggianti di colore blu. Sulle tute mimetiche inoltre erano apposti indebitamente anche i loghi della Protezione Civile della Regione Campania. Foto e video di numerosi servizi erano postati anche su un profilo Facebook dell’associazione. Attività e servizi ai quali ha posto fine l’indagine della Procura della Repubblica di Napoli Nord e i Carabinieri Forestali di Caserta.
Giornalista