Reati ambientali: 4 imprenditori denunciati nel napoletano
Sempre in prima linea i Carabinieri del Comando per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica, coordinati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata nella lotta e nel contrasto dei reati di violazione di natura ambientale presso i principali impianti produttivi.
Durante il servizio, i Carabinieri del N.O.E. di Napoli, supportati dai militari del Gruppo CC di Torre Annunziata, nell’area industriale compresa tra i comuni di Torre Annunziata, Pompei e Castellammare di Stabia, hanno proceduto al controllo di nr. 4 opifici industriali, operanti nel settore della lavorazione del marmo, della cantieristica navale e del movimento terra e del recupero rifiuti.
Nel corso dei controlli effettuati, i militari del reparto Speciale dell’Arma, hanno accertato plurime violazioni alla normativa ambientale, con particolare riferimento allo scarico delle acque reflue industriali e allo stoccaggio dei rifiuti e alle emissioni in atmosfera.
Nello stesso contesto, in uno degli opifici controllati, si accertava l’esistenza di alcune edificazioni abusive, realizzate in assenza dei titoli autorizzativi ed in violazione alla normativa paesaggistica.
A conclusione delle attività di indagine sono state denunciate in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata :
– nr. 2 persone per scarico di acque reflue sul suolo in assenza di autorizzazione;
– nr. 1 persona per gestione illecita di rifiuti;
– nr. 1 persona per emissioni in atmosfera non autorizzate ed edificazione di opere in assenza di autorizzazione paesaggistica.
Sottoposto a sequestro un capannone adibito a uffici e area di lavorazione con macchinari e attrezzi ivi allocati.
Sono in corso le verifiche necessarie finalizzate ad accertare il livello di contaminazione del suolo ove venivano scaricati i rifiuti liquidi e a classificare i rifiuti abbandonati per il successivo corretto smaltimento, a spese degli indagati.
Il N.O.E. quest’anno ha svolto complessi accertamenti per fornire i dati di fatto indispensabili a determinare gli interventi di competenza dei Ministero nel caso di lavori che hanno comportato, o che potrebbero comportare, alterazioni all’ambiente, individuando i responsabili di inquinamenti con conseguente denuncia all’Autorità Giudiziari e perseguito penalmente i più gravi danni ambientali accertati.