Biancaneve sotto accusa dopo 84 anni. Ma in passato a finire nella bufera anche i tre porcellini
Chi è più attivo sui social sicuramente si sarà imbattuto nella tempesta mediatica che nelle ultime settimane ha tenuto banco riguardo al bacio del principe dato a Biancaneve esanime per risvegliarla dal sonno profondo in cui era caduta a causa dell’incantesimo della regina Grimilde.
La discussione parte da una giornale online californiano, ma ha girato mezzo mondo dividendolo in romantici e realisti.
Le due giornaliste del SfGate online hanno intavolato la polemica dichiarando “Non abbiamo già stabilito che insegnare ai bambini che non va bene il bacio se entrambe le persone non sono d’accordo?”.
Da qui è partita la diatriba sul vero amore e sul “bacio non consensuale” dato a Biancaneve perché incapace di poter decidere se lo volesse o meno.
Si sono susseguite per settimane sferrate a colpi di tweet e post, senza un vero vincitore: da una parte chi smodatamente ha ritenuto ingiustificato infangare l’immortalità della fiaba dei fratelli Grimm, dall’altra chi si è schierato contro ritenendo quel bacio spudoratamente un atto non consentito perché non si bacia una ragazza che non può manifestare la propria contrarietà.
Insomma, brutto periodo per i principi azzurri, ma questa è solo l’ultima di una lunga serie di “accuse” che negli anni sono state rivolte alla Disney: si ricorda a titolo di esempio che Mary Poppins in passato è stata definita razzista per la scena della fuliggine sul volto dello spazzacamino e i Tre porcellini antisemiti per la scena del lupo che indossava una maschera da mercante ebreo.