Gli abbracci fanno bene alla salute, ma non in tempi di Covid
A chi non è capitato di sentire in questo periodo: “Quanto mi manca il calore di un abbraccio!”. E forse, prima del Covid, non ci si era mai soffermati sul significato simbolico e sostanziale di un gesto di affetto così comune.
Eppure gli abbracci curano e a spiegarcelo sono gli esperti.
Si contano numerose indagini psicologiche e scientifiche sull’effetto di appagamento che un abbraccio riesce a generare nel corpo e nella mente.
Di certo è noto a tutti che stringersi in un abbraccio attiva una risposta emotiva involontaria che provoca ottimismo, fiducia e gioia, ma cosa succede esattamente.
Uno studio della dottoressa Agnese Rossi, psicoterapeuta di Humanitas Gavazzeni Bergamo afferma che: “Abbracciarsi stimola la produzione di endorfine, neurotrasmettitori che riducono la soglia del dolore e favoriscono il benessere, il respiro si sincronizza, il battito cardiaco diminuisce, si attivano altri ormoni e neurotrasmettitori che procurano un senso di appagamento e si rafforza il sistema immunitario, allontanando così stress, ansie e timori”.
Dunque abbracciarsi è terapeutico: nei bambini velocizza il processo di autostima e sicurezza, negli adulti induce l’ossigenazione del sangue e la distensione dei tessuti meglio di qualsiasi crema idratante anti-age e senza alcun tipo di effetto collaterale.
E soprattutto è gratis!