Camorra, duro colpo al clan Mascitelli: 21 in manette| Il video
Sono accusati di associazione mafiosa finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, della commissione di reati in materia di armi, contro il patrimonio e la persona: per 21 componenti del clan Mascitelli, l’organizzazione che opera tra Ponticelli ed i paesi dell’area vesuviana, sono scattate le misure contenute in un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea. L’operazione che ha colpito il cartello criminale capeggiato da Bruno Mascitelli, conosciuto negli ambienti della criminalità come “O’ canotto” é il frutto di una articolata attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli e condotta dalla sezione operativa della Compagnia Carabinieri di Castello di Cisterna. L’inchiesta ha permesso, in particolare di ricostruire nel periodo compreso tra ottobre 2016 e dicembre 2017 le strutture organizzative di alcune fiorenti piazze di spaccio nei quartieri popolari ex L.219/81 di Castello di Cisterna e Pomigliano d’Arco.
Lo spaccio
La droga veniva smerciata grazie ad una capillare organizzazione con ruolo e funzioni ben precise. Le caratteristiche di una holdiging con tanto di promotori, affiliati, gestore di piazza, addetti al recupero crediti e pusher.
I fatti di sangue
Tassello dopo tassello sono state ricostruite anche le sequenze che hanno portato al ferimento di un noto pregiudicato di Castello di Cisterna, avvenuto il 26 ottobre del 2016. Un commando armato composto da 4 persone, a bordo di due autovetture, sparò contro Roberto Ianuale, il figlio figlio di Vincenzo “o squadrone”, elemento di spicco dell’omonimo clan attivo a Castello di Cisterna e comuni limitrofi. Per gli investigatori il raid fu il frutto dei contrasti sorti proprio per il controllo del territorio e delle piazze di spaccio contese sia dai Mascitelli, ed in particolare della frangia capeggiata da Mimmo Capocelli e Giuseppe D”Ambrosio, detto “o” Cacaglio”, ed i sodali degli Ianuale attivi nel palazzo Celeste della Cisternina.
Le armi
Durante le indagini sono state sequestrate quattro pistole ed un fucile mitragliatore oltre che ingenti quantità di hashish e cocaina.
I comuni
Gli arrestati risiedono tutti nei comuni di Castello di Cisterna, Pomigliano d’Arco, Napoli, Giugliano in Campania, Pimonte, Santa Maria Capua Vetere (Ce), Castel Volturno (CE), Valle di Maddaloni (Ce), Salerno e Cosenza.
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