L’università Parthenope diventa Plastic Free: installati gli erogatori dell’acqua della società Acquatec
Nelle sedi dell’Università installati erogatori dell’acqua e consegnate 3500 borracce. Una iniziativa fortemente voluta da parte dell’Ateneo e dalla società Acquatec, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria mondiale, che certifica come ancora di più sia necessario ed imprescindibile tutelare la salute dell’individuo e quella dell’ambiente. Gli erogatori d’acqua alla spina sono fruibili da tutti in qualsiasi momento e consentono di valorizzare l’acqua di rete pubblica attraverso un minuzioso processo di microfiltrazione. La finalità del progetto è quella di disincentivare l’utilizzo di acqua imbottigliata in plastica e quindi ridurne il consumo, sensibilizzando, inoltre, studenti, personale docente ed amministrativo ad una maggiore consapevolezza verso le tematiche ambientali e la risorsa idrica.
Il progetto, sostenuto con fermezza dal Rettore, prof. Alberto Carotenuto e dai rappresentanti degli studenti, è stata coordinata dall’arch. Luciano Esposito del Dipartimento di Ingegneria, che collabora a studi sulla valutazione dell’impatto ambientale: “oggi abbiamo poche presenze nelle sedi a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, e stiamo distribuendo le borracce un po’ alla volta, previo appuntamento, per evitare assembramenti pericolosi. Quindi il risultato in termini di CO2 evitata con la rinuncia alla plastica delle bottigliette è modesto. Tuttavia speriamo che a regime tutti gli studenti, il personale e le loro famiglie aderiranno a Plastic Free. Facendo le dovute conversioni, credo che potremmo arrivare al risparmio equivalente di tanta CO2 quanta ne potremmo assorbire piantando ben 10.000 alberi.”
“Continua la strada intrapresa 8 anni fa nella nostra battaglia contro la plastica.” – conclude l’Ing. Diego De Chiara Amministratore di Acquatec – “Con gli erogatori e le case dell’acqua, siamo al fianco degli Enti e delle scuole di ogni ordine e grado. Ci stimola a fare sempre meglio il fatto di essere diventati un punto di riferimento sul territorio regionale per il processo di formazione ed informazione sui temi legati alla risorsa idrica e come essa sia determinante per la salvaguardia dell’ambiente.”
Giornalista