Tracciabilità degli alimenti: in azione i Carabinieri per la tutela agroalimentale

Dagli alimenti senza tracciabilità ai sacchetti made in Italy ma in realtà destinati al confezionamento di funghi di provenienza bulgara. Maxi controllo per la tutela dei marchi di qualità, biologico e rintracciabilità degli alimenti ed etichettatura. In azione i carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (RAC), guidati dal comandante colonnello Luigi Cortellessa, unitamente ai Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale con le stazioni dei Gruppi carabinieri forestali, che hanno, nel solo mese di settembre, denunciato 5 persone, sequestrate 594 tonnellate di alimenti e comminate sanzioni per 105mila euro. L’operazione su tutto il territorio nazionale dove i militari hanno eseguito i controlli presso 170 aziende del settore agroalimentare. Nel corso delle attività sono stati sequestrati 594 tonnellate di alimenti per un valore di circa 100mila euro per false evocazioni e infrazioni sull’etichettatura; 5 titolari di aziende sono stai denunciati per vendita di prodotti industriali con segni mendaci ,frode in commercio, gestione illecita di rifiuti speciali, emissione in atmosfera e violazione di sigilli. Una cantina è stata chiusa poiché priva di registrazione sanitaria. Per mancanza di rintracciabilità sono stai infine sequestrati 4 capi bovini; 1.600 litri di vino; 18mila uova; 10mila etichette evocanti marchi di tutela; 190mila sacchetti richiamando il made in Italy ma in realtà destinati al confezionamento di funghi di provenienza bulgara. 65 le sanzioni comminate per un ammontare di oltre 105mila euro.

Nello Fontanella

Giornalista

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