Ottaviano, t-shirt di Armani e mascherine: la Gdf scopre la fabbrica dei fakes
Se la crisi morde le aziende tessili piegate dal crollo dei consumi quelle sommerse godono di ottima salute anzi il Covid sembra aver offerto loro un nuovo business: quello delle mascherine. Dovrebbero proteggere da un nemico invisibile e per questo essere realizzate secondo le regole di sicurezze ed igiene ed invece sono stante quelle realizzate nei sottoscala dei palazzi in barba ad ogni regola e ad ogni scrupolo. Ieri i finanzieri della compagnia di Ottaviano hanno scoperto una stamperia abusiva allestita con strutture e macchinari altamente performanti per la produzione ed il confezionamento di capi di abbigliamento contraffatti, tra cui mascherine non a norma. Sequestrati più di 600 cliché, alcuni dei quali copie dei marchi “Emporio Armani EA7”, “Levi’s”, “Chiara Ferragni”, “Boy”, “Datch”, “Boy Dark” e “Chanel” ed oltre 2.500 fra capi semilavorati e prodotti finiti, alcuni dei quali con il marchio “Gucci”. Tra jeans e t-shirt sono state rinvenute anche 500 mascherine pe prive delle autorizzazioni del Ministero della Salute, quindi non garantite per un’efficace protezione, e oltre 3.700 metri di carta che riproducevano i personaggi dei cartoni animati “Pj Mask”, “Lol”, “Mini Cup Cake Surprise”, “Winxs” e “Le Candies” contraffatti. Denunciati due responsabili, un 43enne e un 29enne entrambi di San Giuseppe Vesuviano (NA), per contraffazione marchi, ricettazione, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, e sanzionati anche per violazioni al Testo Unico sull’Ambiente.