A Nola nasce il primo museo scolastico. Vetro in vetrina al Masullo -Theti

L’ infrangibile  storia di Nola raccontata attraverso il vetro.

Il passato che si ripropone osservando la manifattura di oggetti questa volta meno antichi dei reperti esposti nei musei cittadini ed in giro per il mondo. 

Archeologia sì, ma industriale. Modello di una realtà che a Nola ha prodotto occupazione e know how, che ha generato sviluppo etico contribuendo anche alla crescita culturale. É tutta qui la ragione della nascita del primo museo scolastico del Masullo -Theti, esperienza pressoché inedita portata avanti con determinazione dalla dirigente scolastica Anna Maria Silvestro “Per la necessità di fare memoria”. Di cosa? Di ciò che ha rappresentato per Nola e per il territorio la vetreria Masullo fondata nel 1850 e diventata leader del settore. D’altronde c’è un filo conduttore che lega la scuola all’azienda che dopo aver mosso i primi passi a Moneforte Irpino sceglie prima Cimitile e poi Nola come quartier generale: lo storico istituto Masullo prende il nome proprio dal fondatore della “vitrera” ancora oggi viva nei ricordi della comunità.

Il progetto 

Affidato ai docenti  Nisi ed Ugolino è stato realizzato dallo staff dell’’ufficio tecnico della Città Metropolitana diretto da Maria Pedalino.  L’allestimento dello spazio espositivo è stato realizzato dall’architetto Giuseppe Mollo mentre del comitato studi e ricerca hanno fatto parte i docenti Barone, Coppola,  Rega e Silvestrini.

L’obiettivo 

“Creare contaminazioni continue tra scuola e territorio – dice la dirigente scolastica Annamaria Silvestro – per questo inaugurandolo abbiamo scelto di esporre   oggettistica della vetreria Masullo e  strumenti didattici del passato. Puntiamo a ricostruire i lineamenti reali della comunità, per riscoprire i legami sociali, la narrazione storica e collettiva, per lasciare tracce e segni come riferimento futuro . Raccontare la storia, i vissuti , le tradizioni, i luoghi e gli spazi fa rinascere la dimensione dell’uomo, risveglia il territorio e fa sperare in un risorgimento dell’umanesimo”.

Gli apprezzamenti 

 “Ricordare le eccellenze del tessuto produttivo cittadino – ha detto il sindaco di Nola Gaetano Minieri – è un modo per indicare la strada anche alle nuove generazioni chiamate a svolgere un ruolo importante nella crescita della nostra comunità. Portare avanti la storia di Nola significa anche essere consapevoli che non esistono missioni impossibili e che nonostante le difficoltà che incontra chi fa impresa nel Sud si può scommettere e vincere”.

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