Viaggio nella terra dove nasce l’Aglianico e il Fiano bio Docg, linea Venum di Marianna Venuti
Giornalista
Accarezza letteralmente le pampini (foglie della vite) e i grappoli quasi come il viso di una delle sue bimbe. Delicatamente. E perde lo sguardo oltre l’orizzonte. Qui, tra i vigneti sulla collina di Luogosano dove s’incrociano i corsi d’acqua del Calore e del Fredane e dove produce Aglianico e Fiano della linea biologica Venum a denominazione origine controllata, Marianna Venuti, giovane e dinamica imprenditrice alla guida dell’affermata cantina di Luogosano, ci trascorre ormai quasi l’intera giornata. Un sogno realizzato per Marianna, che nasce ingegnere gestionale e che invece nel 2015 decide di subentrare al padre nella conduzione dell’azienda. Una scommessa. Il desiderio di costruire un futuro in Irpinia. E l’attaccamento alla terra non puoi ignorarlo. Donna impegnata riveste due cariche prestigiose per il segmento agroalimentare: è vice presidente del Consorzio di Tutela dei vini irpini e vice presidente della Camera di Commercio di Avellino. E’ responsabile provinciale di “Donne Impresa”, ma soprattutto ha firmato l’Aglianico docg prodotto nei vigneti di famiglia, nel cuore della Media Valle del Calore qui dove oggi raccoglie i frutti di anni di gavetta e sacrifici e sperimentazioni per reggere la concorrenza e un mercato sempre più vorace mettendo al bando l’uso scellerato di pesticidi.
“Riqualificare, proteggere e custodire il patrimonio naturale di una zona ancora incontaminata”, ci dice Marianna mentre ci accompagna lungo i vigneti. “Ho tante idee, vorrei realizzare un solarium dove prendere il sole, degustare vino e leggere”, dice. Letture divine per l’ambasciatrice del buon gusto che ha radici solide e antiche nell’agro taurasino, sua terra natale. E sulla quale ha scommesso. E dove ha investito i suoi studi per non disperdere la ricchezza di un territorio vocato alle produzioni d’eccellenza. E il vino va in questa direzione. “Ci vuole passione”, dice l’ingegnere Venuti, “ma anche tanta cultura. In questo lavoro è fondamentale studiare, essere aggiornati e presenti”. L’affascinante manager ha esperienza e competenza da vendere. Lo studio, rigorosamente ritagliato in uno spazio della cantina, è arredato con gusto e semplicità e dove calpesti una delle famose frasi di Johann wolfgang Goethe: la vita è troppo breve per bere vini mediocri. “Vino prodotto in purezza, con uva raccolta e sezionata a mano. Botti di rovere francese, accuratamente selezionate, utilizzate in fase di maturazione, donano eleganza e complessità”, si legge dietro ogni bottiglia rigorosamente numerata. Tutte in numero limitato selezionate per annata. Un nicchia. Una eccellenza. Che Marianna porta in giro per il mondo nel rispetto dell’equilibrio naturale.
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