Napoli, aggressione assistenti sociali
Aggressioni, minacce, locali devastati: i centri per l’assistenza sociale a Napoli e gli operatori sono da mesi nel mirino. I raid ormai sembrano non fermarsi più. L’altro giorno altre aggressioni, nei rione Sanità e a Ponticelli. Una situazione grave che ha fatto scattare la mobilitazione dell’Ordine e del sindacato degli assistenti sociali. Il Presidente Gilda Panico e i consiglieri dell’Ordine Assistenti Sociali della Regione Campania – si legge in un duro documento – prendono atto dell’ennesima aggressione subita da colleghi Assistenti Sociali che prestano la propria attività professionale presso una Municipalità della Città di Napoli
negli uffici di Via Santa Margherita a Fonseca.
Di fronte all’ennesimo episodio di violenza si evidenzia che ancora una volta sono state disattese le minime norme di tutela per quanto concerne la sicurezza da parte del datore di lavoro nei confronti dei propri dipendenti.
Una criticità che si segnala è la mancanza di un adeguato servizio di vigilanza nelle municipalità, dove sono presenti gli uffici dei servizi sociali, sollecitato da sempre a garanzia dell’integrità fisica e morale degli Assistenti Sociali e degli altri operatori che sono esposti ad un rischio maggiore e continuo di aggressioni da parte di utenti.
Il CROAS Campania, dopo aver già segnalato durante la fase emergenziale al Presidente dell’Anci Campania la necessità di adottare tutte le misure anti aggressione per prevenire tali incresciose situazioni, così come indicato dalla normativa vigente in tutti comuni della Regione Campania, ha prontamente provveduto a sollecitare i rappresentanti legali del Comune di Napoli, i datori di lavoro, i responsabili degli uffici nonché i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sul lavoro ad attuare in tempi brevi tutte le procedure necessarie alla sicurezza e alla tutela dei lavoratori.
Già nel gennaio scorso, Gianmario Gazzi, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali, dichiarava: “Dopo Palermo, Genova. L’aggressione alle assistenti sociali non si ferma e le cronache quotidiane raccontano di forbiciate, tentativi di strangolamento, lancio di oggetti… Non possiamo accontentarci di solidarietà postuma e di promesse di interventi che non verranno”.
Da allora ad oggi, l’adozione del Reddito di cittadinanza, passando per la fase emergenziale della pandemia mondiale Covid-19 che ha messo a dura prova i professionisti Assistenti Sociali impegnati in prima linea negli ambiti territoriali, sino al nuovo episodio di aggressione ai danni di Assistenti Sociali avvenuto ieri, 18 giugno 2020, negli uffici di Via Santa Margherita a Fonseca del Comune di Napoli.
‘Non più sola e semplice solidarietà postuma ma azioni concrete, di prevenzione e di sostegno ai professionisti AA.SS., allo scopo di scongiurare situazioni irrimediabili’ conclude il Presidente CROAS Campania Gilda Panico.
Sull’aggressione degli assistenti sociali a Napoli è intervenuto anche il sindaco nazionale con una nota inviata all’assessore al comune di Napoli, Monica Buonanno firmata dal presidente Sunas, Salvatore Poidomani. “Il SUNAS – si legge tra l’altro nel documento – chiede l’adozione di misure urgenti atte a garantire adeguate condizioni di sicurezza per i colleghi.Solidarietà ai colleghi ma occorre andare oltre il semplice sostegno formale, sono necessari atti concreti e necessari”.