Presentazione “Il Fantasma dei Fatti” nel libro di Bruno Arpaia
Quattro fatti, quattro morti, quattro casi che sembrano non aver alcun legame tra loro e che quindi – se letti o trattati singolarmente – sembra non non aver nulla in comune, niente che li unisca. Se invece proviamo a trovare un lungo filo rosso tra questi momenti, possiamo percorrere un binario inesplorato è inquietante che porta ad una storia diversa. Insomma, appare una vera e propria “detective story che ripercorre la storia italiana dagli anni sessanta fino alla fine del secolo scorso”.
E a questo mira il libro “Il Fantasma dei Fatti”, l’ultima fatica letteraria di Bruno Arpaia, Guanda Edizioni. Bruno Arpaia,, scrittore, giornalista e traduttore della letteratura spagnola e latina americana.
Nel libro troviamo la storia di Thomas Karamessines, capo della stazione C.I.A. a Roma tra il 1959 e il 1963, di cui l’autore ripercorre l’ultimo giorno di vita nella sua casa di Lac Grand, in Québec. Thomas il Greco è coinvolto in 4 fatti di cronaca apparentemente separati tra loro: della morte di Enrico Mattei, dell’ing Mario Tchu collaboratore di Adriano Olivetti, e delle incriminazioni a Felice Ippolito e Domenico Marotta, rispettivamente Segretario generale del Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare e direttore dell’Istituto Superiore di Sanità. Appunto e se non fossero tra loro separati? E se ci fosse un comune denominatore?
Di certo questi eventi hanno concorso alla decretando di fatto all’arrestarsi della ricerca in ambito tecnologico ed energetico del nostro Paese.
L’autore si cimenta su due piani temporali, quello passato riservato agli eventi accaduti e a quello presente che riserva per se, quindi un po’ anche autobiografico.
In una nota alla fine del volume afferma che: “molti eventi raccontati nel romanzo sono frutto di invenzione. Forse.”
Ed è proprio quel forse che apre molte riflessioni.
E’ una vera detective story che ripercorre la storia italiana dagli anni sessanta fino alla fine del secolo scorso.
L’approfondimento del volume avverà in un dialogo tra la promotrice culturale Rosa Carillo la giornalista del Corriere del Mezzogiorno Mirella Armiero e lo stesso autore, sabato 16 maggio alle ore 19:00 sulla pagina fb Rosa Carillo Ambrosio promotrice culturale.
“la scrittura di Bruno Arpaia è sempre affascinante, a mio giudizio in questo libro lo scrittore raggiunge una maturità straordinaria e ci offre sotto forma di romanzo, quindi in modo molto godibile, l’opportunità di riflettere su uno spaccato rimasto in chiaro/scuro della storia italiana degli ultimi anni” afferma Rosa Carillo che con questo dialogo a tre voci inaugura una serie di appuntamenti-focus che, causa pandemia, si terranno sulla sua pagina fb.
Bruno Arpaia con Tempo Perso ha vinto il Premio Hammamett e con L’Angelo della Storia il premio Selezione Campiello. Inoltre ha scritto un libro dialogo insieme a Luis Sepulveda dal titolo Raccontare/Resistere
L’appuntamento è per sabato 16 maggio alle ore 19:00 sulla pagina fb Rosa Carillo promotrice culturale