Potassio: attenzione agli eccessi, cuore a rischio
Biologa-Nutrizionista
Il potassio è un minerale molto abbondante nel corpo umano. Il suo valore normale nel sangue è compreso tra 3.5-5 mEq/L. In condizioni normali l’apporto giornaliero di potassio da introdurre nell’organismo attraverso la dieta deve essere pari a 4.7 grammi. Quando il livello di potassio aumenta rispetto al valore limite, si va incontro ad una serie di sintomi ben precisi: stanchezza, crampi muscolari, disturbi cardiaci.
Quali sono i consigli dietetici da seguire per ridurre l’apporto di potassio?
Le porzioni sono molto importanti: mangiare le giuste quantità di cibo durante i pasti è fondamentale.
Ridurre il consumo di cibi in scatola e soprattutto evitare di consumarli con il liquido di confezionamento.
Evitare di consumare troppo pomodoro.
Le patate sono una fonte notevole di potassio; per ridurre l’apporto di questo minerale mantenendo gli altri benefici nutrizionali è consigliabile bollire le patate a fette sottili: in questo modo la quantità di potassio presente nell’alimento verrà ridotto drasticamente.
In generale, per ridurre il contenuto di potassio in un alimento, basta metterlo in acqua calda e lasciarlo per alcuni minuti, mescolando ogni tanto.
Per eliminare il potassio dalla carne invece, bisognerebbe bollirla per almeno 2 minuti.
Qual è il quantitativo di potassio nei diversi alimenti?
VERDURE: i legumi, gli spinaci e le patate contengono grandi quantità di potassio; al contrario asparagi, peperoni, melanzane, carote, zucchine, cicoria e lattuga contengono basse quantità di potassio.
FRUTTA: presentano potassio in abbondanza quasi tutti i tipi di frutta secca (noci, pistacchi, mandorle) mentre la frutta di stagione ne contiene quantità più moderate.
LATTICINI: quasi tutti i latticini (ad eccezione del latte in polvere) mostrano un basso contenuto di potassio.
PESCE: via libera a tutti i tipi di pesce tranne trota, tonno, baccalà secco e sarde.
CARNE: via libera alla carne ad eccezione di salumi e insaccati.
Biologa-Nutrizionista